La sentenza n. 220 in data 31 gennaio 2023 del Tribunale di Latina rappresenta l’ultimo contributo per ribadire che nel condominio i beni comuni devono essere usati nel rispetto dell’altrui diritto, in particolare le autovetture devono sostare negli spazi comuni senza impedire che tutti i condomini possano utilizzare le aree destinate al parcheggio.
La vicenda presa in questione riguarda la proposta di alcuni condomini, i quali proponevano appello avverso la sentenza del Giudice di pace, ovvero il Giudice aveva rigettato la loro domanda di riconoscimento del proprio diritto di esercitare il libero godimento, sia pedonale che carrabile, di un viale di pertinenza condominiale abitualmente utilizzato da altri condomini in modo arbitrario e illegittimo. I convenuti, infatti, parcheggiando la propria autovettura in modo ripetutamente non corretto impedivano agli attori il transito su tale spazio; si costituivano gli appellati i quali negavano qualsivoglia addebito nei loro confronti e chiedevano il rigetto dell’appello.
Il Tribunale di Latina, pur avendo dichiarato la cessazione della materia del contendere come da richiesta dell’appellante, considerata l’opposizione dell’appellato ha esaminato nel merito la questione per decidere in ordine alle spese di lite in relazione alle quali era stato da questi chiesto di accertare la soccombenza virtuale. Il Tribunale di Latina, sulla base di principi più che consolidati e tenendo presente le risultanze istruttorie di carattere documentale (il primo giudice, infatti, non aveva considerato né la planimetria, né le fotografie dalle quali emergeva, ictu oculi, come gli appellati rendessero impossibile o, comunque, ostacolassero con la propria autovettura il transito lungo il perimetro del viale condominiale), non ha potuto fare altro che, pur nella rinuncia della domanda dell’appellante, censurare la decisione di primo grado.
In conclusione, quando in condominio ci sono spazi finalizzati al passaggio di auto e pedoni, la funzione del viale condominiale non può essere modificata o snaturata dal comportamento dei condomini che rendono la circolazione dei veicoli impossibile o difficoltosa.