Zagabria ospita uno dei musei più particolari che si possano trovare un Europa. Il museo delle relazioni interrotte è un museo sociologico dedicato alle storie d’amore terminate. L’esposizione è basata su oggetti personali che vengono donati al museo da persone che hanno interrotto la loro relazione che viene accompagnata anche da una breve descrizione.
Com’è nata quest’idea?
L’idea vera e propria è nata da una coppia che, dopo essersi lasciata, non voleva disfarsi dei propri ricordi, ma nemmeno tenerli in casa.
La fase iniziale, che ha dato vita poi al progetto vero e proprio, è nata da un’esposizione itinerante che in ogni tappa raccoglieva oggetti donati. Successivamente il museo itinerante ha trovato una casa permanente nella città alta di Zagabria, dove si trova tuttora. E la mostra si è arricchita nel tempo di oggetti provenienti da tutto il mondo.
Cosa si trova all’interno del Museo?
All’interno del museo si possono trovare esposti cimeli di ogni genere, dai vestiti da sposa a lettere, da pietre a stivali da moto e così via. Non c’è una regola, è possibile donare qualsiasi oggetto che abbia fatto parte di una relazione d’amore. La cosa più curiosa che abbiamo trovato visitando il museo è una porta d’ingresso di un appartamento.
Ogni oggetto è accompagnato da una targhetta che racconta la ‘vita vissuta’ nella storia d’amore passata.
Un sentimento collettivo unito da oggetti diversi
Ognuno di noi è passato in quel momento doloroso della separazione, dopo la fine di una relazione. E sappiamo quanto i postumi possano essere devastanti. Può risultare molto difficile andare avanti lasciandosi alle spalle il passato.
Spesso questa situazione porta le persone a vivere la fine della relazione come un fallimento e diventa complicato fare i conti con gli oggetti che ricordano momenti che sono stati felici.
Alcuni studi hanno dimostrato come la fine di una relazione possa indurre insonnia e persino un abbassamento delle difese immunitarie.
Donare gli oggetti è un passo importante, perché aiuta in modo concreto a superare il dolore.
I proprietari del museo sostengono che sia una questione di rituali, come quello della nascita o della morte, e poi continuano spiegando: “Quando decidi di donare un oggetto al museo, devi sceglierlo, ricordarti dove si trova, recuperarlo e affrontarlo, magari dopo tanto tempo che non lo vedi. Ti devi sedere e devi scrivere la tua storia su un pezzo di carta. Come ti direbbe qualsiasi psicologo: siediti e scrivi. Dopo che hai fatto tutto questo, lo metti in una scatola e lo spedisci”.
Donare un oggetto al museo non è solo liberarsi di un oggetto, ma è un momento di condivisione con il mondo, diventa un rito di passaggio che ti libera di un peso per portarti ad affrontare una nuova vita.
Stai organizzando un viaggio a Zagabria? Se la risposta è sì non puoi non visitare questo particolare museo.
Crediti foto: Veronica Accornero
