L’affitto breve per definizione è un contratto di locazione di immobile ad uso abitativo, di durata non superiore a 30 giorni, stipulato da persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività d’impresa.
Una nuova direttiva Europea DAC7 sulla cooperazione amministrativa ha introdotto importanti novità e prevede che chi affitta una proprietà su una piattaforma online (AirBnb, Booking, etc) nel 2023 ha l’obbligo di comunicare all’apposito registro nazionale il proprio transato.
Dati alla mano in Italia ci sono circa seicentomila immobili destinati ad affitti brevi.
Quest’operazione ha il vantaggio di creare un unico database a livello europeo e combattere l’evasione fiscale fornendo informazioni dettagliate su chi vende e su tutte le transazioni che vengono effettuate online.
Cosa cambia per chi affitta un immobile online?
Affittare un appartamento per un breve periodo è decisamente un impegno per il proprietario che deve rispettare diverse regole per far sì che la casa sia sempre a norma di legge.
Con la nuova direttiva è stato introdotto l’obbligo di comunicare all’Agenzia delle Entrate l’anno di locazione e i dati catastali dell’appartamento affittato.