Le novità e i classici che fanno sempre tendenza.

Vendite di immobili storici: un trend crescente tra musei e palazzi iconici

Negli ultimi vent’anni, il settore immobiliare ha assistito ad un aumento delle transazioni riguardanti edifici storici di grande prestigio, come musei, palazzi e altre proprietà di rilevanza culturale. Molte di queste vendite sono state motivate da esigenze finanziarie, necessità di restauri o riconversione degli spazi. Ecco alcuni esempi notevoli di vendite di immobili storici, con il relativo prezzo di vendita, quando noto.

Palazzo Diedo – Venezia

Nel 2019, Palazzo Diedo, uno splendido edificio del XVIII secolo situato a Venezia, è stato venduto per una cifra che si stima intorno ai €20 milioni. Il collezionista d’arte americano George E. L. Biondini ha acquistato il palazzo con l’intenzione di trasformarlo in uno spazio dedicato all’arte contemporanea, con mostre e residenze artistiche.

Sede di Christie’s – Londra (Regno Unito)

Nel 2022, Christie’s ha venduto la sua storica sede di King Street a Londra per circa £100 milioni (circa €115 milioni). Anche se venduto, Christie’s ha mantenuto un contratto di locazione per continuare a operare nello stesso edificio, massimizzando il valore immobiliare della proprietà e capitalizzando su un mercato in crescita.

Royal Hospital Kilmainham – Dublino (Irlanda)

L’edificio del Royal Hospital Kilmainham, risalente al XVII secolo, è stato trasformato in un museo d’arte moderna. Anche se non è stato tecnicamente venduto, il sito ha subito un’importante ristrutturazione con un investimento governativo di circa €16 milioni per il restauro e la riconversione in un centro culturale, ora sede del Museo d’Arte Moderna d’Irlanda (IMMA).

Palazzo delle Poste – Firenze

Nel 2020, il Palazzo delle Poste di Firenze, situato in Piazza della Repubblica, è stato venduto per una cifra stimata intorno a €70 milioni. La proprietà è stata acquisita da un gruppo immobiliare per essere trasformata in un complesso di lusso. Questo riflette una tendenza diffusa in Italia, dove molti edifici storici pubblici vengono privatizzati e riconvertiti in hotel di fascia alta o spazi residenziali.

Sede storica del Whitney Museum of American Art – New York (USA)

Dopo il trasferimento nella sua nuova sede nel Meatpacking District nel 2015, il Whitney Museum ha venduto il suo storico edificio sulla Madison Avenue. L’acquirente è stato il Metropolitan Museum of Art, che ha pagato circa $131 milioni (circa €120 milioni) per l’edificio, successivamente utilizzato per ospitare la collezione di arte contemporanea del Met. Questo acquisto fa parte di un piano di espansione museale a New York.

Villa I Tatti – Firenze

Villa I Tatti, storica sede del Centro per gli Studi del Rinascimento Italiano della Harvard University, non è stata venduta, ma nel 2000 il terreno circostante, che faceva parte della proprietà, è stato ceduto a privati per circa €8 milioni. Questa vendita ha permesso di raccogliere fondi per mantenere la villa e sostenere le attività accademiche.

Palazzo Pio – Roma

Nel 2016, Palazzo Pio, un importante edificio storico nel centro di Roma, è stato venduto per circa €30 milioni come parte di un progetto di dismissione di immobili pubblici da parte del governo italiano. Questo processo di privatizzazione ha visto molti edifici di rilevanza storica passare a mani private, spesso destinati a conversioni in hotel di lusso o residenze.

Vendita e riconversione di edifici religiosi

Molte chiese e monasteri in Europa sono stati venduti o riconvertiti in alberghi o spazi culturali. Un esempio significativo è la vendita del Convento di San Clemente a Venezia, che è stato trasformato in un hotel di lusso per una cifra stimata intorno a €60 milioni.

Questi esempi mostrano come la vendita di immobili storici e iconici rappresenti una strategia sempre più comune, spesso motivata dall’elevato costo di mantenimento di questi edifici e dalla crescente domanda di riconversioni di lusso.

Crediti foto: Didier Descouens, William Murphy, Sailko, Jim.henderson, Trolvag

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Categorie

Altri post