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Come avviene la ripartizione della spesa condominiale e chi la decide?

Ripartizione spese condominiali - Numero Civico 17

Le spese condominiali sono gli importi che ciascun condòmino deve versare sulla base della sua partecipazione al condominio; l’art. 1123 del Codice Civile stabilisce che le spese per la conservazione e il godimento delle parti comuni dell’edificio, per la prestazione dei servizi condivisi e per le innovazioni deliberate dalla maggioranza, sono sostenuto dai condomini in proporzione al valore della proprietà di ciascuno, salvo diversa convenzione. La suddivisione dei costi viene fatta valutando tre criteri:

  • l’importo è calcolato in proporzione al valore della proprietà;
  • si considera l’uso effettivo delle cose comuni;
  • viene analizzato il godimento che ogni condomino può trarre dai lavori ordinari o straordinari di manutenzione.

In base a quanto stabilito dalla legge sull’Equo Canone, l’inquilino deve farsi carico dei costi della fornitura dell’acqua, pulizia delle parti comuni, ordinaria manutenzione dell’ascensore, energia elettrica delle parti comuni, riscaldamento o condizionamento delle aree comuni e altri servizi. Tali disposizioni riguardano solo il conduttore e il locatore e l’amministratore di condominio non può mai rivalersi sull’inquilino per il mancato pagamento delle somme, visto che il responsabile è sempre il proprietario.

I millesimi vengono usati per calcolare la quota di ogni proprietà, il valore dell’intero immobile si imposta pari a 1.000 e ogni inquilino è proprietario di un totale di millesimi, reperibile nell’atto di proprietà o attraverso il calcolo di un geometra.

Crediti foto: Freepick

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