Il Parlamento Europeo ha approvato una nuova direttiva sulle Case Green che impone agli Stati membri una serie di misure da applicare per raggiungere l’obiettivo “emissione zero” entro il 2050 negli immobili.
Cosa fare per rendere “green” la tua casa?
Gli immobili entro il 2030 dovranno passare alla classe energetica E ed entro il 2033 alla classe energetica D.
Ad oggi il 61% degli edifici risultano essere oltre le classi energetiche minime di tolleranza indicate dal Parlamento.
Per essere “green” un edificio deve essere realizzato con materiali e tecnologie sostenibili, dai pannelli solari ad esempio, ai sistemi di isolamento termico e acustico come gli infissi a bassa emissività.
Perché in Italia è difficile applicare questa normativa?
L’Italia è un paese ricco di storia e cultura architettonica con stili differenti in relazione alle epoche di costruzione. Questo renderà complicata l’applicazione della normativa in molti luoghi. Bisognerà prestare attenzione alle indicazioni di esenzione previste proprio dalla direttiva europea, in relazione all’obbligo di efficientamento energetico di edifici protetti di particolare pregio storico e architettonico.
Oltre alle deroghe, un’altra eccezione interessa ragioni di fattibilità tecnica ed economica per il quale lo Stato interessato dovrà presentare una formale richiesta alla Commissione Europea e sarà applicabile solo fino al 2037.
Il provvedimento prevede esenzioni anche per le seguenti tipologie edilizie:
- luoghi di culto
- edifici temporanei
- seconde case
- edifici di edilizia
- residenziale pubblica
- immobili autonomi di superficie inferiore ai 50 mq
Quanto costerà rendere “green” la tua casa?
Adeguare la propria casa alla nuova normativa europea sull’efficientamento energetico può avere un costo che dipende da tante variabili, a partire dalle dimensioni dell’immobile e dallo stato attuale dell’immobile. Consultando le detrazioni fiscali relative alle agevolazioni assegnate per la riqualificazione energetica è possibile farsi un’idea precisa dei costi. Una cosa è certa: questo adeguamento avrà sicuramente un grande impatto sull’economia delle famiglie.