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Bonus mobili: c’è tempo fino al 2024

Bonus mobili - Numero Civico 17

Sino al 2024 si potrà usufruire di agevolazioni fiscali per l’acquisto di arredi ed elettrodomestici. Si tratta di una detrazione Irpef del 50% sul valore degli arredi acquistati. Il tetto massimo di spesa per il 2023 e 2024 è di 5mila euro, sceso rispetto a quello del 2022 di 10mila euro. Ecco di seguito quello che occorre sapere.

Che cos’è il bonus mobili?

La detrazione può essere applicata nel caso in cui la ristrutturazione edilizia della propria casa sia iniziata a partire dal primo gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto, non prima. Mentre gli acquisti devono essere successivi alla data di inizio dei lavori. Il contribuente che fa i lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari ha diritto al beneficio più volte. L’importo massimo di spesa si riferisce ad ogni unità abitativa oggetto di ristrutturazione.

Quali ristrutturazioni danno diritto al bonus

Per poter usufruire della detrazione, gli interventi di ristrutturazione della casa devono essere di manutenzione straordinaria. Solo sulle parti condominiali è ammessa anche la manutenzione ordinaria (es.: tinteggiatura di pareti o sostituzione di pavimenti). Quando si effettua un intervento sulle parti condominiali, i condòmini hanno diritto alla detrazione, ciascuno per la propria quota, solo per i beni acquistati e destinati ad arredare queste parti.

Con quali arredi si può avere lo sconto fiscale

Tra gli oggetti che rientrano nel bonus fiscale troviamo: credenze, poltrone, divani, comodini, sedie, tavoli, scrivanie, librerie, cassettiere, armadi letti, materassi e apparecchi d’illuminazione; grandi elettrodomestici: di classe non inferiore alla A per i forni; alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie; alla classe F per i frigoriferi e i congelatori.

Quali arredi non danno diritto allo sconto fiscale

Non danno diritto al bonus gli acquisti di porte, di pavimentazioni, di tende e tendaggi e di altri complementi di arredo, mentre l’acquisto di grandi elettrodomestici sprovvisti di etichetta energetica è agevolabile solo se per quella tipologia non sia ancora previsto l’obbligo di apporla.

Crediti foto: Google

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