Dal 2025 successioni e donazioni semplificate nelle procedure, azzeramento della tassazione dei trust e attenzione ai passaggi delle aziende familiari per tutelare la continuità delle imprese.
Il governo stabilisce che le liberalità indirette non sono tassate ad esclusione dei casi in cui vengono espressamente dichiarate in fase di accertamento oppure fatte emergere dai contribuenti. L’imposta sarà dell’8% per la parte eccedente la franchigia per chi lo dichiara nell’accertamento, mentre se la registrazione è volontaria tornano applicabili le aliquote e le franchigie.
Nel caso di passaggio a favore dei discendenti del coniuge di quote sociali e azioni di società di capitali e di società cooperative, l’esclusione dalla tassazione si applica quando per effetto del trasferimento è acquisito il controllo di diritto come previsto dal codice civile o vi sia un controllo già esistente. L’agevolazione è subordinata al mantenimento del controllo da parte degli aventi causa per un periodo non inferiore ai 5 anni dalla data del trasferimento. L’esclusione da tasse vale anche per i trasferimenti di quote sociali e azioni di società residenti in paesi dell’Unione europea, dello spazio economico europeo e degli stati che garantiscano un adeguato scambio di informazioni.
Sul trust interventi sostanziali quando i beni vengono trasferiti al beneficiario. A vantaggio dei contribuenti il beneficio di poter prevedere l’imposizione anche in un momento anticipato quando verrà presentata la dichiarazione di successione o quando verranno conferiti i beni nel trust. In quel momento ci potrà essere la tassazione senza poi che ci sia un prelievo aggiuntivo quando i beni saranno trasferiti al beneficiario.