La circolare n. 1/E del 29 gennaio 2024 fornisce chiarimenti sulla gestione delle criticità relative al trattamento dei dati personali nella pubblicità immobiliare. L’attenzione è focalizzata sull’uso corretto della Sezione D nelle note di trascrizione e iscrizione, nonché nelle domande di annotazione. L’Agenzia delle Entrate sottolinea che la necessità di specifiche indicazioni è motivata dal fatto che titoli e note potrebbero contenere informazioni non strettamente necessarie per la pubblicità immobiliare, considerando la crescente digitalizzazione dei registri immobiliari.
Attualmente le note sono composte da quattro sezioni:
- sezione A con i dati del titolo per eseguire la formalità (identificativi dell’atto, autorità emanante…)
- sezione B con i dati catastali degli immobili
- sezione C con gli identificativi dei soggetti
- sezione D relativa a eventuali “altre informazioni, non codificabili nelle precedenti sezioni, ritenute ugualmente necessarie per una compiuta pubblicità immobiliare nonché le informazioni previste ai fini dell’esecuzione della voltura catastale automatica”.
La Sezione D rappresenta un potenziale rischio, poiché consente l’inserimento di informazioni non codificate nelle sezioni precedenti, a discrezione del richiedente.
L’Agenzia delle Entrate richiama i principi di “autosufficienza” e “autoresponsabilità” elaborati dalla giurisprudenza di legittimità, sottolineando che la nota deve riprodurre fedelmente il contenuto del titolo e che il richiedente ne assume la completa responsabilità.
L’Agenzia chiarisce inoltre che il conservatore non è responsabile per il contenuto della nota e ribadisce che notai, avvocati e altri soggetti che preparano richieste di formalità devono utilizzare correttamente la Sezione D, indicando solo le informazioni necessarie per una pubblicità completa. Si sottolinea la necessità di evitare un uso improprio della Sezione D, inclusi dati personali non pertinenti alla pubblicità immobiliare.